I
Fine Before You Came sono un gruppo che da diversi anni propone una
versione italiana del Post-Hardcore, intendendo con questo genere
tutti quei tentativi di andare oltre la forma canzone tradizionale e
di urlare non sempre nello stesso modo. Non cerco di definire meglio
il genere per evitare classificazioni ridicole in sottogeneri
inesistenti.
Ormai
è il loro ultimo disco e si può scaricare gratuitamente
dal sito della band. Si tratta di sette pezzi cantati in italiano non
strutturati secondo la classica alternanza strofa/ritornello/strofa.
I brani prediligono un incedere molto emotivo, con accelerazioni,
arrabbiature e momenti di calma; anche la batteria più che tenere il
ritmo fa da commento allo stato d'animo dei brani; le chitarre poi si
intrecciano creando delle trame che non deflagrano mai veramente, e
questo può essere considerato un piccolo limite. Il cantato ha
momenti coinvolgenti e corali (in particolare l'iniziale Dublino)
e altri in cui l'urlo è più individuale. Per trovare un'immagine
che faccia capire il senso del suono e della struttura dei brani
potrei dire che dipingono lo stato d'animo di uno sfogo da
frustrazione. In questo senso non sono certo casuali le parole con
cui si apre il disco: “in tutti questi anni abbiamo detto così
tante cose / ne abbiam fatte così poche / programmato mille viaggi e
poi rimasti sempre a casa”. Le emozioni che bloccano sono anche
l'argomento di Sasso e Magone; l'attacco di
quest'ultima è uno dei momenti migliori del disco, “vorrei che il
magone fosse un grande mago che ti strappi un sorriso” canta poco
prima che gli strumenti entrino pian piano per crescere fino alla
proposta finale di fare qualcosa, anche solo andare al cinema (“ma
paghi tu che io non ho un lavoro”). Il senso di fuga verso qualche
direzione, di malessere e di abbandono sono presentissimi in questo
lavoro, dalla quotidianità e insoddisfazione di Paese e La
domenica c'è il mercato alla riflessiva Capire settembre
[piccola nota personale: io non riesco a capire ottobre invece] e
alla metaforica Per non esser pipistrelli.
Se vi
interessa il rock cantato in italiano almeno un ascolto a Ormai lo
dovete dare, e poi un secondo per fare in modo che i brani vi
risultino pian piano comprensibili.
Aggiungi un commento