Mar
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Suggestioni di lettura: il finale di La luna e i falò
Io più che Nuto vedevo Baracca, quest’altro morto impiccato. Guardai il muro rotto, nero, della cascina, guardai in giro, e chiesi se Santa era sepolta lì.
-Non c’è caso che un giorno la trovino? hanno trovato quei due…
Nuto s’era seduto sul muretto e mi guardò col suo occhio testardo. Scosse il capo. –No, Santa no, -disse, -non la trovano. Una donna come lei non si poteva coprirla di terra e lasciarla così. Faceva ancora gola a troppi. Ci pensò Baracca. Fece tagliare tanto sarmento nella vigna e la coprimmo fin che bastò. Poi ci versammo la benzina e demmo fuoco. A mezzogiorno era tutta cenere. L’altr’anno c’era ancora il segno, come il letto di un falò.
-Non c’è caso che un giorno la trovino? hanno trovato quei due…
Nuto s’era seduto sul muretto e mi guardò col suo occhio testardo. Scosse il capo. –No, Santa no, -disse, -non la trovano. Una donna come lei non si poteva coprirla di terra e lasciarla così. Faceva ancora gola a troppi. Ci pensò Baracca. Fece tagliare tanto sarmento nella vigna e la coprimmo fin che bastò. Poi ci versammo la benzina e demmo fuoco. A mezzogiorno era tutta cenere. L’altr’anno c’era ancora il segno, come il letto di un falò.