Stimo parecchio Pinketts, anche se è poco presente a Mistero, riesce comunque a dare un certo tono etilico al programma! Per celebrare il suo genio posto di nuovo un piccolo articolo che avevo pubblicato un paio di anni fa sul mio vecchio blog. Il buon Andrea G non ne esce benissimo, ma bisogna essere sinceri nei suoi confronti!
I
romanzi di Pinketts non si leggono tanto per la trama... che a volte
è poco coerente, ma per lo stile. A volte anche lo stile può
essere un po' pesante perchè troppo pieno di giochi di parole, ma
questo è un altro discorso! Leggendo la raccolta di racconti
L'ultimo dei Neuroni
credevo che il buon Andrea G. riuscisse a stare dietro alle brevi
trame che imbastiva (ed effettivamente il primo racconto “Don Don
nel paese dei campanelli” è abbastanza coerente), tuttavia mi
sbagliavo. Spesso i racconti si chiudono in maniera sconclusionata!
Ma il top lo si raggiunge in “La carica dei 68”; il paragrafo che
cito sembra non sia stato neanche riletto dall'autore!
Non c'è bisogno della
dottoressa B, la psicoterapeuta di Andrea G. Pinketts, il celebre
scrittore, per spiegare perchè ha deciso di fare del pericolo il
proprio mestiere nel senso di business. Marzio Anco, che deve il nome
a suo padre, un coglione appassionato di storia romana, organizza
giochi di ruolo molto particolari. Molto pericolosi. Suo padre Tullio
gli è sempre stato ostile. E anche in questo caso è utile la
consulenza della dottoressa B per capire perché Marzio sia diventato
un bad guy, uno che prende a calci gli stinchi dei santi.
All'inizio
si dice che la storia di Marzio non ha bisogno della psicoterapeuta
per essere spiegata, ma poche righe sotto si dice che “anche in
questo caso” è utile un suo parere... come anche in questo caso?!?
Prima aveva scritto che non serviva!!
Molto
si può perdonare a Pinketts, che rimane comunque un autore da
leggere assolutamente, ma questa è proprio una trascuratezza!
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