Il
sottotitolo di questo saggio del critico musicale del New
Yorker
Alex Ross è già un utile indizio per avere chiaro il contenuto del
volume: “Ascoltando il XX secolo”. E quello che l'autore propone
è proprio un percorso attraverso la musica classica dello scorso
secolo visitando le opere, i compositori e gli avvenimenti storici di
modo da fornire un panorama completo e chiaro, facendo comprendere
tutto ciò che sta dietro alla composizione. Le tre componenti sono
molto ben equilibrate. Un aspetto molto importante è che le analisi
delle opere sono approfondite per quello che riguarda le
caratteristiche, ma leggibili anche per chi ha ben poca confidenza
con la notazione musicale. I compositori sono ben presentati nelle
loro caratteristiche e nelle vicende biografiche; curiosamente Ross
si sofferma di più, dedicando addirittura un capitolo per uno, su
due autori provenienti da periferie musicali: il Regno Unito di
Benjamin Britten e la Finlandia di Jean Sibelius. Gli avvenimenti
storici servono sempre a dare un panorama chiaro di quello che sta
succedendo, soffermandosi soprattutto sulla politica culturale dei
vari governi (dei regimi così come sull'America del New Deal).
Iniziando dalla prima austriaca della Salomè di Richard Strauss,
Alex Ross segue il dissolversi della tonalità attraverso le
provocazioni antiborghesi di Shoenberg e soci, va alle radici delle
influenze della musica nera da una parte all'altra dell'Atlantico,
commenta le avanguardie europee e statunitensi (l'elettronica tedesca
di Darmstadt, la dodecafonia divenuta oramai conformismo, il
minimalismo americano) senza tranciare giudizi ma ricostruendo in
maniera esauriente.
Alla
fine del libro è presente una discografia consigliata, che prosegue
anche sul sito dell'autore dando al lettore la possibilità di ascoltare ciò di cui si parla
nel libro.
Leggere un volume così documentato consultando internet (il sito del
libro, ma anche youtube) è forse la maniera migliore per avere
un'esperienza veramente formativa del panorama musicale del '900; per
trasformarsi in lettore-ascoltatore bisogna prendersi il tempo
necessario, non avere fretta di arrivare alla fine senza avere
ascoltato i compositori che più incuriosiscono.
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