
E
passiamo a dire due parole sui testi. Già i Gazebo Penguins cantano
in italiano, e il confrontarsi con la nostra lingua è un motivo di
stima. Una chiave di lettura del loro stile la danno in Difetto, in cui cantano “se mi passi il gioco di parole...” e proprio i giochi di
parole abbondano in questo disco. Paradossali e al limite del
non-sense a volte: "ho
speso mezzo stipendio in coriandoli/ li
tengo nascosti per quando tu/ sarai arrabbiata con me/ per qualcosa
di troppo imperdonabile/ Per esempio so che ti arrabbierai/
tantissimo del fatto che/ ho speso mezzo stipendio/senza
prima parlarne con te" da Casa
dei Miei o ancora in Correggio:
“Quando 15 anni già avevamo 15 anni in meno/ che bella età, i 15
anni. "Ogni scelta è perdita" cantano in una versione aggiornata di Io sto bene; e la perdita è proprio uno dei temi più volte toccati in questo lavoro; perdita di persone, di epoche passate, di situazioni, di occasioni. I testi non sono mai forzati, suonano bene sulla musica e non
sono per nulla banali; un vero valore aggiunto ad un lavoro potente e ben strutturato.
Di
sicuro ascolto dopo ascolto, questo disco cresce. Un ottimo lavoro,
complimenti!
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