Desolante. Se devo scegliere un aggettivo per definire questo reportage di Aldo Nove sul mondo del lavoro pubblicato nel 2006, scelgo la parola desolante.
Attraverso quattordici interviste Aldo Nove descrive il mondo del lavoro precario, in cui Carlo fa quattro lavori e quasi non riesce a dormire, Maria Giovanna viene impiegata per adescare clienti per un'agenzia matrimoniale e i valori umani sono ad un livello bassissimo. I protagonisti delle storie raccontate non solo passano da un contratto flessibile o precario ad una falsa promessa di assunzione, ma spesso sono vittime di mobbing. Il lavoro non è più il principio fondamentale sancito dal primo articolo della nostra Costituzione, ma diventa qualcosa da svolgere gratis (gli stage e le scuole di cui parla Edoardo), un campo di battaglia in cui si è costantemente umiliati dai superiori, in cui si cerca di demolire chi è ai livelli inferiori.
Aldo Nove introduce ogni intervista con un breve testo di sue considerazioni supportate da citazioni di critici del Neocapitalismo e di interpreti della società postmoderna, per dare un respiro più ampio alla riflessione e andare oltre il particolarismo delle storie raccontate.
Aldo Nove introduce ogni intervista con un breve testo di sue considerazioni supportate da citazioni di critici del Neocapitalismo e di interpreti della società postmoderna, per dare un respiro più ampio alla riflessione e andare oltre il particolarismo delle storie raccontate.
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