Il versante est della Limmat, dalla collina di Lindenhof



Zurigo è una delle città più care del mondo. Non lo dico io, se cercate su internet troverete che la sua Bahnhofstrasse è una delle tre vie con i negozi dai prezzi più alti, insieme alla Fifth Avenue di New York... e un'altra via che non ricordo. Nonostante l'imprecisione ho pensato che iniziare in questo modo un breve articolo su un viaggio low cost fosse molto d'effetto.
Appena tornato da un viaggio nella città mi sembrava interessante  darvi un paio di suggerimenti nel caso vogliate viaggiare a basso costo, specie se siete nella bella stagione. Alcune osservazioni che faccio credo che valgano per ogni viaggio fai da te in qualunque città europea.
1°: non trascurare il tuo pancino!
In un video che avevo visto per prepararmi al viaggio, la vlogger (che parola orribile...però credo che sia corretta e dunque la uso!) diceva che la Svizzera non è un posto famoso per la sua cucina, per cui non vale la pena di spendere una fortuna per il cibo e mi sento d'accordo... Stop: cioccolata e formaggi sono un discorso a parte, abbiate pazienza e ne parlerò! I ristoranti sono molto cari, ma soprattutto è molto caro quello che noi italiani compreremmo per colazione: cioè caffè e cappuccino, che vanno tranquillamente dai 3,5 franchi nelle macchinette ai 4 o 5 nei bar. Molto più conveniente comprare qualcosa al supermercato e consumarla prima che inizi la giornata. In realtà lo stesso vale anche per gli altri pasti(un kebab lo paghereste circa 8-9 franchi e un panino circa 10). Il mio consiglio dunque, se pensate di mangiare camminando o sfruttando gli spazi pubblici,  è di comprare qualcosa nei supermarket. Dietro il Fraumunster, verso il ponte vicino al lago (su Kappelergasse) si trova una Lidl che ha un buon reparto di prodotti da forno (dai croissant salati alle pizzette...se non vi scandalizza mangiarle all'estero!), mentre nelle varie Coop sparse per la città trovate ottimi prodotti a prezzi abbordabili (ho provato ad andare alla Migros ma la Coop mi pareva migliore. Ottima come rapporto marche/prezzi anche la Denner, che credo sia un discount, ma ha anche prodotti di marca, a differenza della Lidl.): i salumi sono cari ma non pazzeschi, così come la carne, ma il pane e alcuni latticini sono molto abbordabili. Con i formaggi i prezzi sono come in Italia: c'è il formaggio economico e quello più costoso, mentre latte e yogurt sono economici. La cioccolata di solito ha un reparto per sè! e le tavolette di solito vanno dai 2.40 franchi ai 3, vale proprio la pena di assaggiare non solo le diverse varietà della Lindt, ma anche altre marche (noi abbiamo provato una tavoletta della Ragusa che è un misto tra cioccolato bianco e al latte...ottima!). 

2°: non trascurare quello che uscirà dal tuo pancino!
Una delle fontane della città
Se si è fuori tutto il giorno e si beve alle tante fontane della città... da qualche parte poi i liquidi devono pur uscire e siccome Zurigo è una città pulita non si possono fare uscire dove si vuole... In molti posti della città ci sono dei bagni pubblici a pagamento, molto puliti e sempre riforniti di sapone e carta igienica. Alcuni di questi costano 1 Franco, altri usano il trucchetto comodo ma sconveniente di accettare sia 1 franco che 1 euro... non fatevi fregare così! (attualmente 1 Franco vale 85 centesimi di Euro... quindi l'equiparazione non è proprio conveniente!). Se in tasca quel Franco non lo avete, ci sono almeno due bagni gratuiti e molto ben tenuti (di sicuro ce ne saranno di più...questi sono quelli che abbiamo trovato noi): uno e sul lungolago, versante est, più o meno all'altezza del teatro dell'Opera. Si trova vicino a un bel chiosco che serve cocktail, non è difficile da trovare. L'altro si trova invece in uno dei quartieri storici della città, proprio sotto la collinetta di Lindenhof, verso nord.

3°: sfrutta quello che la città ti offre! 
Una visuale dalla terrazza dell'ETH
Zurigo non è una città caotica, ha tanti locali (nei quali se vuoi risparmiare comunque non entrerai!) e tanti punti di interesse, per cui i turisti sono sparsi per la città e non concentrati in un unico punto. Questo è un enorme vantaggio perché si può girare tranquillamente in una città non deserta ma neanche congestionata dalle code. Ci sono molti spazi di verde pubblico e la passeggiata sul lago è bellissima, così come i vari punti attorno alla Limmat. Il consiglio è di fermarsi a mangiare o a bere qualche cosa proprio in questi punti, godendo degli scorci sulla città e dei tanti cigni e papere che amano avvicinarsi a mangiare qualcosa del vostro (non economico) pasto! 
Zurigo è una città universitaria e sia la facoltà di Medicina che l'ETH (il politecnico) sono in una zona che vale la pena di visitare per la vista sulla città che si gode da lì. Inoltre anche se è una città molto cara e non so cosa possa fare un comune studente (...o forse proprio per questo), gli studenti universitari hanno l'ingresso gratuito a molti monumenti! Per cui vale la pena, per chi può, di sfruttare il tesserino universitario!
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Oramai è da un paio di anni almeno che i commenti sui blog sono drasticamente diminuiti, spariti quasi direi. Non parlo solo della mia esperienza personale di questo blog, è così un po' ovunque, basta provare a cercare in giro sulle varie piattaforme (blogspot, wordpress sono le più diffuse dopo la chiusura di splinder) e si vedrà che i commenti sono veramente pochissimi anche su blog frequentati. Ieri è uscito un articolo su Wired che prova a dare una risposta al perchè "i commenti dei blog siano morti". Le motivazioni date dall'autore (la frenesia sui social network; le tantissime piattaforme su cui si può scrivere di un argomento, il lettore si perde tra esse; la moderazione dei commenti rallenta il dibattito)  mi convincono fino ad un certo punto. Non che non siano veri, in particolare penso che l'abitudine a leggere contenuti brevi e a commentare in maniera sintetica come avviene su Facebook abbia forgiato il modo di approcciarsi ad internet dei nuovi utenti, educati a mettere un mi piace o ad insultare (questo è più da Youtube) piuttosto che a partecipare ad un dibattito. Però a questo punto l'articolo spiega perché la gente non segua in maniera fedele un blog, ma non perché una volta arrivato sul blog non lascia poi un commento. Credo sia una questione di educazione comunicativa, oggi si commenta chi si conosce (Facebook), non l'estraneo che mi dà informazioni utili; in questo cambiamento di modalità di comunicazione credo che siano responsabili anche le piattaforme stesse. Anni fa era facile che, cercando la recensione di un concerto ad esempio, ci si imbattesse in blog di altri utenti, li si commentasse e questi rispondessero al commento. Adesso vedo che invece molti arrivano sul mio blog trovando quello che cercavano, ma nessuno scrive un commento... All'interno dello stesso Splinder inoltre la home page dava la possibilità di ricercare su altri blog e rendeva facile andare a curiosare. Questo oggi non succede più.  Probabilmente si tratta di uno dei tanti cambiamenti legati alla comunicazione via internet, ma cerchiamo di analizzare per bene questo fenomeno.
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