Da qualche anno scrivo sempre meno sul blog. Il fatto di leggere pochi commenti non mi spinge tanto a scrivere pezzi nuovi. Anzi, in realtà praticamente nessuno commenta, anche se qualcuno legge. In un articolo che ho scritto su un'altra piattaforma (lo trovate qui), ho provato ad analizzare il fenomeno di questo cambio di approccio verso il blog e qui non mi ripeterò. Tuttavia però un paio di aggiunte le sento necessarie.
Il rapporto verso il pc è cambiato. Non so se sia un cambiamento che riguarda solo me, però prima dell'avvento dello smartphone usavo molto il pc. Di solito avevo una pagina di Word aperta e una di Chrome (o forse era ancora Internet Explorer...): più cercavo di scrivere e più mi mettevo a perdere tempo su internet, ma anche se concludevo poco le due erano sempre aperte in simultanea. Da quando posso cercare su internet direttamente dallo smartphone, da quando ho il televisore che mi permette di vedere qualunque cosa si trovi su internet, il pc mi serve meno, non mi viene naturale fissare su un documento di testo le mie idee e anche scriverle direttamente sullo smartphone è meno naturale. Ho cominciato a utilizzare maggiormente i taccuini su cui scrivere a penna, ma quelle sono comunque brutte copie, che poi non sempre mi metto a trascrivere.
L'uso di taccuini mi porta all'altra aggiunta: scrivo più narrativa che riflessioni. La stragrande maggioranza di quello che fisso su carta sono racconti o abbozzi di racconti, alcuni dei quali vengono poi rielaborati in bella copia al pc. Lo scopo non è semplicemente condividerli su internet (senza sapere chi mai li legga veramente e se veramente siano piaciuti), ma di proporli a qualche rivista online, dunque devono rimanere inediti fino alla loro uscita, oppure fino a quando mi stanco di ricevere rifiuti! Un'eccezione è un racconto di Natale che ho scritto e pubblicato subito, perchè mi pareva un bel regalo per chiunque volesse riceverlo. Si intitola Jasmine ed assomiglia a tanti altri miei testi che al momento sono inediti, mi piace definirlo ritratto, un breve testo che inquadra un personaggio. L'ispirazione per testi di questo genere viene soprattutto camminando per strada e guardandosi intorno, perché anche se pubblico meno non ho certo smesso di guardarmi intorno e di interrogarmi su ciò che vedo.
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